Come tutto ebbe inizio

Si sentiva osservata.

Lontana e piccola, ma quasi piena, la luna sostava in mezzo alla nebbia in attesa di lasciar spazio ad un sole che, quasi certamente, non avrebbe mai fatto capolino in quel grigio mattino.

E lontana e piccola era lei, in quell’orizzonte di goccioline d’acqua appese al freddo del primo autunno.

Si guardarono, la ragazza e la luna, come per un ultimo e inutile saluto.

Poi lo sguardo della più giovane delle due si abbassò, verso la borsa rossa apparsa improvvisamente tra le sue mani.

– Che ci faccio qui? – si chiese guardando di nuovo il cielo, oramai di un definitivo color acciaio.

Si volse a nord: osservò con aria stanca quella strana città al risveglio, dove con ogni probabilità avrebbe potuto trovare  tutte le risposte smarrite in quella notte di pianura.

E riprese a camminare.